Centrali a biomassa: davvero green?
Foto gentilmente concessa da Paolo Morelli Zona nord di Faenza, zona industriale. Anche detto, il "distretto della puzza". I residenti convivono con fumi, miasmi e polveri derivanti dai f orni delle ceramiche, dalle grandi centrali a biomassa, unite all'intensa motorizzazione e al traffico di camion. Ma le istituzioni rassicurano e lodano il "distretto dell'energia verde". Cosa si nasconde sotto il greenwashing istituzionale e aziendale? Puzza e non solo Nel 2017 fu siglato un protocollo di intesa tra Comune, e alcune aziende (Tampieri, Caviro, Enomondo), che allegarono un loro piano di investimenti per ridurre gli impatti odorigeni. Il gruppo Tampieri precisava che era da intendersi solo come dichiarazione di intenti, non necessariamente realizzabili. Ma di effettivi miglioramenti, potremmo dire, non si sentì neppure l'odore. Nel 2019, di fronte alle proteste per la “puzza” insopportabile, e al monitoraggio degli odori, tramite questionario, da pa