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Osservazioni per la VIA "postuma" del crossodromo Monti Coralli: discarica vicino al rio e molto altro

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Avevamo ragione noi. Da anni denunciamo lo sperpero di fondi pubblici e l'impatto ambientale delle opere del crossodromo 04 Park Monti Coralli, da anni diciamo che l'ampliamento e le modifiche al crossodromo hanno bisogno dell'iter autorizzativo per la Valutazione di impatto ambientale, così come è previsto dalla legge. Nessuno ci ha mai risposto e i lavori sono proseguiti.  La  Regione se ne è accorta solo a inaugurazione avvenuta, dopo la nostra diffida formale, con le gare in corso. E come sempre succede in Italia, per ogni abuso c'è una sanatoria. Dovizioso ha pagato una multa da 35 mila euro. E si è aperta la farsa delle osservazioni allo screening VIA postuma.  Ribadiamo la complicità e la negligenza gravissima di tutti gli enti pubblici coinvolti. Nonostante i nostri solleciti fin dal febbraio 2023, nonostante i nostri accessi agli atti per chiedere lo screening VIA, gli enti pubblici non ci hanno mai risposto, e in compenso hanno  continuato a  concedere...

La centrale biogas di Granarolo comprata dalla Snam

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  A Granarolo, frazione di Faenza, in via Fabbra, sorge dal 2012 un impianto a biogas.  Biogas ottenuto da digestione anaerobica di mais, coltura tra le più esigenti di acqua e pesticidi. Il biogas viene poi bruciato per ottenere energia. L’attuale potenzialità è pari a 999 KW (quindi circa 1 MW). In pratica si coltiva per bruciare:  un impianto di biogas da 1 Megawatt necessita di circa 400 ettari di terreno per coltivare mais e sorgo come “materia prima” combustibile.  Come sottolinea  Isde (associazione Medici per Ambiente) , la produzione di biogas non è scevra da ulteriori problemi ambientali. Oltre all’occupazione di suolo con coltivazioni non alimentari, il biogas contribuisce ad inquinare l’aria (visto che il gas cmq viene bruciato).  Nella combustione di biogas, così come dalla combustione di gas, si liberano nell'aria polveri sottili e altri inquinanti, comprese le diossine, che si formano in tracce in ogni processo di combustione (a 200-450°c...

L’ecomostro diventa sede della Motor Valley, con capitali lussemburghesi

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Le Perle, l’ecomostro di Via Bisaura a Faenza, con le sue sfere bianche e i v entimila metri quadrati ricoperti di cemento, ormai ai rovi, s ta per diventare sede della Motor e Food Valley. Lo scellerato progetto risale al 2008 ed era a suo tempo chiamato “Life Style Outlet Village Le Perle di Faenza”: circa 120 negozi, più di 40.000 mq di parcheggi. Il t utto a fianco delle Maioliche, centro commerciale già esistente. La Giunta comunale dell’allora sindaco Malpezzi, come tutte le altre passate e presenti, stendeva il tappeto rosso ai cementificatori. Dopo aver autorizzato la costruzione, nel 2011 deliberava di escludere dalla VIA il mastodontico progetto e relativi parcheggi. Chi doveva occuparsi della costruzione del p olo commerciale Le Perle e proprietaria dei terreni, era la società immobiliare “Faenza Erre Srl”, in seguito trasformata in “Faenza Erre SpA” legalmente rappresentata dal Sig. Roberto Bertozzini e creata appositamente nel 2008 . A veva sede a Reggio Emilia, in via M...